Processione del cristo morto a Cascia, Norcia e Marmore

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Comunicato stampa della Provincia di Perugia del 5 aprile 2023

La Processione del Cristo Morto di Cascia per le vie della città

Si parte dalla basilica di Santa Rita, venerdì 7 aprile alle 21,30

Venerdì 7 Aprile 2023, con partenza dalla basilica di Santa Rita alle 21,30, torna la Processione del Cristo Morto per le vie di Cascia.

La rievocazione religiosa,organizzata dalla Confraternita della Buona Morte, dopo la pausa forzata a causa del Covid,è pronta ad offrire ai tanti fedeli un suggestivo momento di fede e preghiera.
“Dal 1300- dichiara il priore Mario Bruni- nulla ha mai fermato la nostra Processione, né le guerre, né il terremoto, purtroppo solo il Covid ci ha tenuto fermi”.
La processione, legata dal 1329 al movimento dei disciplinanti di Cascia, ha radici tra i flagellanti, che attraverso la fustigazione esortavano il perdono dei peccati.

Dal 1700 la Compagnia dei Flagellanti, fu detta Confraternita della Buona Morte.
I figuranti partecipano alla processione rigorosamente scalzi, incatenati e con la pesante Croce, vestendo anche gli abiti di ruoli nevralgici come Gesù, Erode, Pilato, Maria Maddalena e tanti altri. Il corteo percorre le vie di una Cascia tutta illuminata da fiaccole e accompagnata dalle solenni marce funebri della Banda del Comune di Cascia.

Rievocazione storica della Passione di nostro Signore Gesù Cristo è giunta alla VII^ edizione ed è in programma venerdì 7 aprile 2023 alle ore 21,00

itinerante presso il Belvedere Superiore della Cascata delle Marmore, Parco Campacci

Evento ormai consolidato con figuranti in costumi d’epoca, itinerante, realizzato nel nostro territorio utilizzando le esclusive naturali peculiarità: aree caratteristiche del Parco Campacci al Belvedere Superiore della Cascata delle Marmore.

La processione del Cristo Morto

La processione del Cristo Morto è una tradizione religiosa che si svolge durante la Settimana Santa in molte città italiane. Si tratta di un corteo che si snoda per le vie della città, in cui si porta in processione una statua del Cristo morto, rappresentante Gesù deposto dalla croce. La statua, realizzata con grande cura e dettaglio, è accompagnata dalla Madonna Addolorata e da altre figure sacre, mentre dall’altare maggiore della chiesa partono i canti e le preghiere. La processione, con tutti i suoi protagonisti, è seguita dalla gente che si unisce in preghiera e in silenzio, commossi dalla partecipazione a questo momento di fede. La processione del Cristo Morto rappresenta una testimonianza di devozione e di religiosità popolare, un momento di meditazione e riflessione sulla passione e morte di Gesù.

La specificità della Valnerina con le tradizioni popolari

Il misticismo affonda in profondità le sue radici in Valnerina e i suoi segni si trovano ancora palesi in molte manifestazioni rituali, in particolare durante la Settimana Santa. Pasqua, rappresenta il momento più importante: dopo la Passione, Gesù vince la morte e risorge. La Valnerina tutta onora la Santa Pasqua con celebrazioni liturgiche e antiche tradizioni in cui rievoca la devozione e la Passione di Cristo, ossia la Processione del Venerdì Santo, quest’ultimo è un antico rito della tradizione cristiana che affonda le sue radici nel medioevo. Le processioni del Venerdì Santo, che si svolgono in tutti i comuni, diventano quasi il luogo di una memoria collettiva aprendo a quelle emozioni che per via genetica gli uomini si sono passati. Le processioni più significative del Venerdì Santo sono a Cascia, Norcia e Monteleone di Spoleto, tutte in piena notte.

Cascia la Processione viene organizzata dalla Confraternita della Buona Morte, che intende mantenere viva una tradizione storico-religiosa molto antica la quale continua a richiamare moltissimi fedeli e turisti. La Processione partirà alle 21.00 dal Sagrato della Basilica di Santa Rita, per scendere verso la Chiesa di Santa Maria, attraversare Piazza Garibaldi e Piazzale San Francesco ed infine risalire alla Basilica di Santa Rita per la tradizionale benedizione. La sfilata, completamente eseguita da ogni figurante a piedi nudi, è aperta con la prima delle stazioni della via crucis, dipinte su appositi stendardi, le quali si drammatizzano in una sacra rappresentazione grazie alla presenza di uomini e donne casciane e non solo, che replicano l’evento. Lo stendardo è seguito da varie figure come: il battistrada, fede speranza e carità, pane e vino, Erode, Pilato, Gesù, S.Pietro, Cireneo, I.N.R.I, Barabba, S. Giovanni e la Madonna, le Piedonne, la Veronica e la Maddalena, Maria di Cleofe, due soldati, Caifa, la Madonna, i ladroni, Nicodemo, l’imperatore, S. Giuseppe d’Animadea e Giuda. Queste figure sono seguite da quattro soldati romani che proteggono la bara di Gesù, la statua della Madonna vestita di nero con le sette spade, la Reliquia. Seguono poi, i Penitenzieri, le figure più mistiche del corteo, rigorosamente incappucciati nel loro abito nero, il quale strisciare impetuoso delle catene, legate ai piedi nudi per rendere ancora più aderente il loro incedere alla salita sul Golgota, è  l’unico squarcio sonoro di questa notte carica di misteri. Dietro di loro la bara del Cristo morto, trasportata a spalla, che chiude la lunga e incantevole fila.

Tutto ciò viene accompagnato dai cantori e le Marie, con il loro grido lamentoso e dalla banda del Comune di Cascia che suona solenni marce funebri.

Norcia la processione, che partirà alle 21.00 dal piazzale moduli abitativi, sfila lungo le mura cittadine ove le scene della Via Crucis sono drammaticamente rappresentate in quadri viventi. Molti i figuranti che rievocano in costume ed anche a cavallo le scene della Passione di Cristo.

La tradizione rivive anche a Monteleone di Spoleto, dove la processione parte dopo la messa del 20.30 celebrata nella chiesa di San Giovanni, presso la porta del borgo. La manifestazione è organizzata da due confraternite, quella del Santissimo Sacramento che ha il compito di portare in processione il S. Sacramento e quella della Buona Morte che porta la croce e le statue di Gesù morto e della Madonna addolorata. Il caratteristico corteo, che si snoda per il centro storico fino ad arrivare alla pineta della Croce, è incentrato sul cammino del Golgota, con le Pie Donne, interpretate da tre ragazze vestite di nero e con il viso coperto, che seguono la statua del Cristo morto.

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