Ciò che resta della chiesa di Sant’Agostino a Norcia

Emanuele Persiani

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Facciata chiesa di Sant'Agostino di Norcia
La chiesa gotica di Sant’Agostino conservava diversi affreschi votivi all’interno del XIV, XV e XVI secolo, oltre che altari e cantoria in legno che temo siano irrimediabilmente perduti. Tuttavia di pregio è anche la facciata, con il suo portico e i due affreschi esterni, danneggiati dai recenti eventi sismici ma ancora salvabili. L’affresco nella lunetta (madonna con bambino e santi Agostino e Nicola) è del 1388.
La facciata come vedete dalle foto presenta segni di ribaltamento delle murature e andrebbe messa in sicurezza quanto prima per salvare il portale gotico e gli affreschi menzionati, cosa che ritengo possa essere fatta con struttura in legno e cavi di acciaio in tempi tutto sommato contenuti, ma sicuramente con una certa urgenza giacché la sequenza sismica sembra tutt’altro che conclusa. Un appello in tal senso da parte della vostra pagina sarebbe sicuramente utile per raggiungere questo scopo, salvando dalle lungaggini e dimenticanze della burocrazia quel poco che ancora resta del nostro martoriato patrimonio artistico culturale così duramente colpito dai grandi terremoti degli ultimi mesi.
Dettaglio di un angolo della chiesa di Sant’Agostino di Norcia.
chiesa di Sant'Agostino di Norcia
Qui potete trovare informazioni più dettagliate sulla chiesa di Sant’Agostino di Norcia:
Articolo di Luca Naticchioni <luca.naticchioni@uniroma1.it>
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Purtroppo la situazione a Norcia e in quasi tutto il cratere del terremoto del 24 agosto 2016 (e successive scosse) non è affatto buona.
Ci sono centinaia di interventi di messa in sicurezza MOLTO urgenti che ancora non sono stati neanche iniziati, ci sono migliaia di interventi di messa in sicurezza di strutture private da fare.
Le aree denominate ZONA ROSSA (cioè interdette al traffico e all’accesso di privati cittadini non autorizzati) sono ancora molte e, al 9 febbraio, quasi tutto il centro storico di Norcia è ZONA ROSSA. Il paese di Castelluccio di Norcia idem, l’area dove si trovava San Pellegrino o Campi Alto uguale. Questi sono solo alcuni dei nomi dei borghi più grandi del Comune di Norcia, ma Castelsantangelo sul Nera, Amatrice e Arquata non sono da meno.
Occorrerebbero molte più squadre con molti più soggetti a dirigerle, suddivisi per aree geografiche più circoscritte. Sappiamo che questo, allo stato attuale, sarà impossibile.