L’azzurra Elisa Vardaro a Norcia

GestioneValnerina

campioni in cattedra elisa vardaro riceve disegni da bambini

Campioni in cattedra

Elisa Vardaro racconta la sua storia ai bambini delle elementari di Norcia

La campionessa di scherma azzurra Elisa Vardaro, ha incontrato gli alunni delle 4 e 5 elementari dell’ Istituto Onnicomprensivo De Gasperi-Battaglia di Norcia nell’ambito dell’iniziativa del Coni Regionale ‘Campioni in Cattedra’.
Accompagnata dal maestro di Scherma Andrea Tortora la Verdaro è stata accolta dal Dirigente Scioalstico, Rosella Tonti, dall’ Assessore al Bilancio del Comune di Norcia, Manuela Brandimarte. Presente all’incontro il Presidente del Coni Umbria, Gen. Domenico Ignozza.

“Questo progetto del Coni – afferma la Dirigente Scolastico, Tonti – lega tutti i valori che come scuola ci adoperiamo a trasmettere ai nostri ragazzi, da una vita sana ad una corretta alimentazione, quindi lo sport; l’attenzione per lo studio e l’educazione. Vivere la vita con una corretta impostazioni di questi valori – continua – può portare a risultati eccellenti. Ringrazio il presidente Ignozza che ha sempre avuto a cuore i nostri territori promulgando queste iniziative in piccole comunità cosi come nei centri più grandi”.

L’assesore Brandimarte ricorda come “Norcia sia stata ed è da diversi anni City Partner della federazione italiana scherma. Speriamo che al più presto possa tornare ad esserlo e i nostri campioni azzurri possano tornare ad allenarsi e a preparare le principali competizioni che li vendono protagonisti, come Olimpiadi e campionati, nella nostra città”.

L’auspicio è lo stesso che viene ribadito anche dalla stessa Vardaro “Norcia la portiamo nel cuore e vogliamo tornare ad allenarci qui” poi, incalzata dalle domande dei bambini, racconta la sua storia. La Vardaro, del circolo scherma Terni, è attualmente campione italiano a squadra e vice campione al singolo per il fioretto, ha raccontato ai bambini, attenti e curiosi, come è nata la sua passione per questo sport e quanto i suoi valori possano intrecciarsi con quelli della vita quotidiana.

“Mi sono avvicinata per caso alla scherma quando avevo 6 anni, vedendo dei bambini che giocavano con un’arma ed è stato subito amore per questo sport che è molto complesso. Subito ho dovuto conciliare questa passione con la scuola ma è stato anche un aiuto nello studio perché riuscivo ad ottimizzare i tempi, iniziando a fare i compiti prima, sapendo che ad un ceto punto mi sarei dovuta allenare”. Come si diventa campioni, chiedono i bambini “quando si reagisce alle sconfitte. Lo sport aiuta tanto nella vita, quello che sono adesso come persona lo devo alla scherma”. Anche Norcia ha un piccolo campione, si tratta di Gabriele Giannangeli, dell’accademia di scherma di Spoleto allenato proprio dal maestro Tortora. A soli 13 anni Gabriele ha vinto la la seconda prova interregionale GPG di spada maschile allievi/ragazzi che si è svolta lo scorso 6-7 gennaio 2018 Roma. “E’ un bell’esempio di dedizione allo sport – dice il Presidente del Coni regionale Ignozza – grazie anche ai genitori che permettono a questo ragazzo di allenarsi a Spoleto e di aver continuato a farlo anche in questo difficile anno. Lo sport – continua – è fatto di gioie, sconfitte e dolore: è mettersi in competizione con sé stessi ogni giorno per questo è importante apprendere direttamente da chi onora di rappresentare lo sport umbro, i sacrifici e i motivi”. Il Presidente poi annuncia che a breve incontrerà Malagò per parlare di progetti rivolti al cratere del sisma, non solo riguardanti i palazzetti dello sport ma anche diverse discipline sportive da praticare in queste zone “dove non solo si mangia bene, ma abbiamo un ambiente da far invidia a molti”. Successivamente il capo dello sport umbro, accompagnato dall’assessore Brandimarte e da Tortora ha consegnato un riconoscimento alla famiglia Allegrini per aver messo a disposizione di chi era rimasto senza casa, le strutture del centro sportivo. Con loro Luca Panichi, che con la sua carrozzina lo scorso 20 maggio ha scalato la cima del Santuario di Oropa in Piemonote, in una delle salite più ripide, dove si sono sfidati i ciclisti ‘scalatori’ più volta al Giro d’Italia. Esempio di virtù e coraggio, altri valori che contraddistinguono lo sport.

campioni in cattedra elisa vardaro riceve disegni da bambini